Nuovo panorama molto per chi avrà la patente rilasciata dal 19/01/2013. Per chi invece è già in possesso della patente da tempo oppure è in fase di rilascio entro il 18/01/2013) non ci saranno grandi cambiamenti, potranno tranquillamente continuare a guidare i veicoli autorizzati.
Come funziona attualmente?
La domanda per il rilascio della patente va presenta all’ufficio della motorizzazione del comune di residenza. Il rilascio della patente è consentito solo dopo il superamento di due test, uno teorico e uno pratico, e sono ammessi un massimo di 4 errori per il conseguimento. Nel retro del documento viene specificata la categoria degli automotori o ciclomotori che si possono guidare in base alla categoria della patente.
Nella patente italiana, oltre alle generalità anagrafiche e la foto del titolare, deve essere indicata anche la residenza. Per i cittadini extracomunitari che presentano la domanda é richiesta l’esibizione del permesso di soggiorno o la carta di soggiorno in corso di validità o la ricevuta della richiesta di rinnovo o di primo rilascio del documento, mentre che per i cittadini comunitari è richiesta l’iscrizione nell’anagrafe del Comune di residenza.
La patente si basa su un sistema a punti e al momento del rilascio ne è già carica con 20. In caso di contravvenzioni, i punti vengo decurtati come previsto dal Codice della Strada; ai neopatentati ne vengono decurtati il doppio per ogni contravvenzione. Se si esauriscono i 20 punti, la patente viene ritirata e per riaverla l’interessato deve sottoporsi a un nuovo esame. Nel caso il conducente non commetta nessuna violazione nell’arco di un biennio, avrà 2 punti di bonus. Inoltre è possibile ricaricare la patente di 6 punti frequentando una scuola guida. Esistono 9 categorie di patenti.
- Il certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori “Cigc”: Noto anche come patentino, viene rilasciato dai 14 anni di età e consente la guida di ciclomotori, tricicli leggeri e quadricicli leggere.
- Patente A1: rilasciata dai 16 anni di età e consente la guida di un motociclo di potenza non superiore agli 11 kW e di cilindrata compresa tra 175 e 125 cc.
- Patente A ad accesso graduale: rilasciata dai 18 anni e permette la guida di moto di potenza fino a 25 kw e con rapporto potenza/peso (kw/kg) fino a 0,16. Per poter condurre moto di qualsiasi cilindrata e potenza è necessario avere 20 anni ed aver conseguito da due anni la patente “A ad accesso graduale” oppure aver compiuto 21 anni.
- Patente B: rilasciata dai 18 anni, permette la guida di motocicli di cilindrata non superiore a 125 cc e potenza fino a 11 Kw, tricicli e quadri cicli; di macchine e camper con rimorchio. Ci sono delle limitazioni imposte che valgono per i primi tre anni dal rilascio della patente (non superare i 100 Km/h per le autostrade e i 90 km/h per le strade extraurbane principali).
- Patente BE: può essere rilasciata a chi ha già la patente B, è consente la guida di autoveicoli con un rimorchio di peso superiore a 750 Kg.
- Patente C: è necessario avere 18 anni minimo e possedere la patente B non scaduta. Consente la guida di autoveicoli di massa massima autorizzata fino a 7500 Kg. Consentito un carico superiore se il richiedente ha 21 anni.
- Patente CE: può essere conseguita per esame da chi è già in possesso della patente C, permette la guida di autotreni ed autoarticolati.
- Patente D: è necessario aver compiuto i 21 anni ed essere in possesso della patente B; permette di condurre un autobus con un numero di posti a sedere superiore a otto, escluso il conducente. Chi ha la patente D rilasciate dopo il 1 ottobre 2004 non ottiene automaticamente la patente C, come succedeva prima.
- Patente DE: può essere conseguita per esame se già in si è in possesso della patente D. Chi ha la patente CE e sostiene l’esame per la patente D ottiene anche la patente DE.
Da sabato 19 gennaio 2013 entrano in vigore 2 direttive Europee che modificano l’attuale disposizione sulle patenti. Che cosa cambia?
Il primo cambiamento è la riclassificazione delle patenti. Le 9 categorie attuali diventeranno 15. Scompare il patentino e viene sostituito dalla categoria “AM” rilasciato per gli esordienti nel mondo della guida, mantenendo sempre il requisito dell’età minima di 14 anni.
Per quanto riguarda la Patente A per le moto, viene introdotta la categoria “A2” che permette la guida di motocicli con potenza non superiore a 35kW con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg e alla quale si può accedere dai 18 anni in poi. Nella Patente B per la guida dei veicoli, viene introdotta la categoria “B1” specifica per chi intende guidare un quad dai 16 anni di età, così come nelle categorie C e D.
La nuova patente sarà un documento comune per tutti gli europei e consentirà ai minorenni “patentati” la guida nei Paesi dell’Unione dove essa sia prevista. Il documento rilasciato sarà in policarbonato, avrà un ologramma e la firma digitale del titolare per evitare le contraffazioni; oltre a ciò non riporterà più la residenza, come avviene tuttora. Al momento del rinnovo verrà rilasciato un nuovo documento in modo tale che la foto sia sempre aggiornata, ovviando anche le fustelle adesive, che diventano illeggibili in poco tempo, utilizzate attualmente per evidenziare la nuova data di scadenza del documento.
Un’altra novità introdotta dalle Direttive UE è l’obbligatorietà di sottomettere agli esaminatori a corsi di formazione e aggiornamento. Inoltre, si evidenza che per il rilascio della patente saranno ammessi un massimo di 3 errori sia nella prova scritta che in quella pratica, diminuendo di 1 errore rispetto alla normativa attuale; rimane invariata la possibilità di guadagnare i 2 punti bonus nel caso non si commetta nessuna violazione nel biennio, ma non sarà più possibile recuperare i punti persi soltanto frequentando una scuola guida, a tale proposito bisognerà sostenere un esame per la ricapitalizzazione dei punti. L’obiettivo di queste riforme è migliorare la formazione dei conducenti e garantire una maggiore sicurezza stradale.